Enogastronomia



Le tradizioni enogastronomiche di Vicovaro hanno antiche radici e sono caratterizzate da forti connotazioni contadine, legate alla lavorazione artigianale dei prodotti della terra. Prodotti semplici e naturali, fortemente caratterizzati da un’impronta di genuinità.







Piatti storici



I piatti vicovaresi sono realizzati con ingredienti genuini: ricette semplici, preparate con materie prime di ottima qualità. Scopri le ricette tipiche per portare il sapore e la tradizione a tavola.



Polenta con le lumache

Polenta con le lumache



La 'pulenta co' le ciammarughe' è un alimento base della dieta contadina. da consumare con i commensali intorno alla spianatoia.

  • polenta
  • lumache
  • pomodoro
  • rosmarino
  • aglio
  • sale
  • olio
La polenta può essere preparata in 2 modi:
1.Polenta lenta: Stenderla sulla spianatoia di legno bagnata e allargarla fino a fargli raggiungere lo spessore di circa 3 cm. Infine condirla con un sugo di lumache o di spuntature e/o salsicce di maiale. Spolverare con del formaggio grattugiato (per le lumache è indicato il pecorino)
2.Polenta tosta: Rovesciando rapidamente la pentola sulla spianatoia, la polenta resterà compatta in una forma tondeggiante. Raffreddare per qualche minuto e procedere al taglio, con l'ausilio di un filo ben teso, di piccoli panetti. Abbrustoliti sulla griglia, vengono accompagnati con verdure, formaggi e sughi.
Meringhe

Meringhe



Le meringhe (Sputacci delle moniche) sono un dolce molto semplice, da gustare da sole o da utilizzare per decorare torte o gelati.

  • 1 albume di uovo
  • 100g di zucchero
Montare a neve gli albumi e lo zucchero. Con l'ausilio di un cucchiaio o di una sacca da pasticcere, formare delle piccole roselline su una teglia foderata con la carta da forno. Cuocere a 100 gradi per circa un'ora.




piatti tipici in uso



I piatti tipici della tradizione culinaria di Vicovaro sono realizzati ancora oggi con ingredienti semplici e genuini, adatti ad ogni occasione. I prodotti tipici di Vicovaro si possono acquistare presso le attività commerciali della città.



Pagnotta Vicovarese



Tra i vari prodotti della tradizione culinaria vicovarese spicca per importanza il pane, realizzato con la ricetta tradizionale.

Tra i vari prodotti della tradizione culinaria vicovarese spicca per importanza il pane che, prodotto ancora oggi in paese, ha contribuito a renderlo celebre non solo a Roma e provincia ma in tutto il Lazio.
La nascita della sua produzione si deve proprio alle gravi condizioni economiche in cui versavano le famiglie vicovaresi nel periodo tra le due guerre che fecero si che molte persone si dedicassero al lavoro di fornai, tanto che nel secondo dopoguerra a Vicovaro si contavano più di 18 forni attivi.
Il pane era rigorosamente impastato a mano in casa dalle donne e, una volta cresciuto, veniva portato nei forni con le 'spinatore' sulla testa, le tavole di legno da impasto, appoggiate su uno straccio avvolto che fungeva da ammortizzatore livellante, chiamato 'spara'.
I forni erano riscaldati con fascine di ginestra, che conferiva al pane degli aromi caratteristici. Le pagnotte poi venivano incise con un segno di riconoscimento, infornate e una volta cotte si facevano leggermente freddare. Successivamente venivano poste in zaini o sacchi di iuta e portati al mattino in vendita a Roma e in provincia, con il primo treno delle 5. I paesani diretti a Roma occupavano per intero l'ultimo vagone del treno e raggiungevano ognuno le proprie zone, chiamate 'poste', per vendere a domicilio le pagnotte. Spesso la vendita del pane avveniva lungo il tragitto per raggiungere la capitale, poichè il suo odore era così intenso da invogliare le persone a comprarlo. Essendo tale occupazione considerata un'attività abusiva, i rivenditori venivano perennemente inseguiti dai cosiddetti 'pizzardoni', ovvero le forze dell'ordine, chiamate ad intervenire dai fornai romani prima, e dai venditori di forni a nafta poi, che si lamentavano evidentemente della concorrenza sleale e della cottura poco igienica del pane nei forni a legna. Tra le dicerie popolari, si narra che ad incentivare la vendita del pane a Roma fu un vicovarese trasferitosi a Roma, nella cui abitazione avrebbe costruito un forno, ormai demolito, per la cottura della pagnotta di Vicovaro.
Tuttora prodotto nei forni del paese e venduto anche negli alimentari di Vicovaro e dintorni, la pagnotta si distingue all'esterno per la crosta abbastanza chiara e sottile e all'interno per la mollica chiara e priva dei grossi fori dovuti alla lievitazione e alla cottura. Nel complesso si presenta dunque non molto alta, soffice e abbastanza compatta.

Pizza Pane



La pizza pane è il tipico prodotto che si consuma nelle case vicovaresi soprattutto la domenica.

Infatti è usanza comune, quando ci si dimentica di acquistare il pane il sabato o ci si rende conto che non basterà per il giorno successivo, recarsi la domenica mattina nelle pizzerie a taglio del paese, solitamente aperte tutto il giorno, e acquistare la pizza pane: di forma allungata, schiacciata al centro e spessa verso le estremità, si presenta dorata, soffice e poco oleosa. Utilizzata a striscioline come accompagnamento per le pietanze più svariate, raggiunge la sua 'apoteosi' se farcita con mortadella, porchetta e con prosciutto crudo e fichi.

Frascarelli



I Frascarelli sono un tipico piatto salato vicovarese. Si possono gustare sia caldi che freddi.

  • 500 gr di farina
  • acqua per impastare
  • sale
  • formaggio grattugiato
Per il condimento preparare un sugo a base di aglio e olio.
Spargere la farina sulla spianata, aggiungere il sale e l'acqua a pioggia in piccole quantità.
Sfregare tra le mani la farina, per creare dei piccoli grumi di pasta che saranno lavorati a più riprese finchè non raggiungeranno la grandezza del riso.
In una pentola capiente, portare a bollire l'acqua salata; appena raggiunta l'ebollizione, buttare i frascarelli che verranno cotti per circa 3 minuti.
A cottura ultimata, con l'ausilio di un mestolo, togliere un pò d'acqua di bollitura e aggiungere il sugo aglio e olio precedentemente preparato.
Mescolare il tutto fino a che raggiunga un aspetto denso; quindi, versare nelle scodelle e aggiungere del formaggio grattugiato.

Nociata



Tipico dolce natalizio, un croccante composto da noci e miele, tagliato in piccoli rombi e ricoperto da due foglie di alloro.

  • 1kg di miele
  • 1kg di gherigli di noce
  • foglie di alloro
Sciogliere il miele in una casseruola a fuoco lento; giunti al punto di ebollizione, aggiungere i gherigli di noce precedentemente tritati grossolanamente su un piano di legno con l'ausilio di un coltello.
Lasciare cuocere fino a che il composto non abbia raggiunto un colore dorato, quindi stenderlo su di un piano di legno precedentemente bagnato, facendogli assumere una forma piatta e regolare, alta circa 1 cm, con l'ausilio di un mattarello bagnato.
Lavare accuratamente le foglie di alloro e, prima che il composto si sia raffreddato, tagliarlo in piccoli rombi che andranno posti tra le due foglie di alloro.

Paste Antiche



Conosciute come le 'Pastarelle di Sant'Antonio' vengono consumate soprattutto nella festa dedicata al Santo, il 17 gennaio.

  • 2 uova
  • 375g di zucchero
  • 250ml di olio di oliva
  • 330ml di latte
  • 25g di ammoniaca
  • bustina di lievito vanigliato in polvere
  • la buccia grattugiata di un limone
  • 825g di farina
Sbattere in una terrina le uova con lo zucchero, aggiungere l'olio, il latte, la buccia del limone,l'ammoniaca, il lievito ed infine la farina.
Con l'ausilio di un cucchiaio, versare il composto, in piccole quantità, in una teglia precedentemente foderata con carta d forno. Cospargere con zucchero semolato ed infornare per 180 gradi.

Pizze Fritte



Le pizze fritte possono essere gustate sia dolci che salate. Tradizionalmente venivano fritte nell'olio 'nuovo', appena spremuto

  • farina
  • latte
  • bicarbonato
  • sale
  • lievito
In una fontana di farina, versare il lievito lasciato precedentemente sciogliere in un bicchiere di latte tiepido.
Aggiungere sale, un pizzico di bicarbonato e la buccia grattugiata di un limone. Lavorare con le mani fino ad ottenere un composto soffice e omogeneo che verrà lasciato lievitare per circa un'ora.
Dividere l'impasto in piccole quantità che, allargate in forma circolare, verranno fritte in olio di oliva ben caldo. Cospargere con zucchero a velo.

Pizza Cresciuta



Pizza dolce, abbastanza alta, tipica del periodo pasquale. Viene solitamente consumata durante la colazione nel giorno di Pasqua.

  • 10 uova
  • 100g di zucchero
  • 100g di farina
  • buccia grattugiata di 1 limone
Sbattere le uova e lo zucchero in un contenitore, aggiungere la buccia grattugiata di mezzo limone ed infine la farina.
Il composto deve presentarsi molto soffice.
Versarlo nelle teglie e cuocere al forno al 140 gradi per 1h e 45m, avendo l'accortezza di aprire il forno solo dopo la prima mezz'ora.

Biscotti con le noci



Dolci natalizi tipici di Vicovaro, sono semplici e leggeri adatti a grandi e bambini. Ottimi da gustare accompagnati da un bicchiere di vino.

  • 2 uova
  • 1 kg di gherigli di noce tritati grossolanamente
  • 1 kg di miele
  • 1 buccia d'arancia grattugiata
  • farina quella che prende
Rompere le uova nella fontana di farina insieme ai gherigli di noce; aggiungere il miele e la buccia di arancia. Impastare fino ad ottenere un composto compatto ed omogeneo. Con una parte del composto formare dei rettangoli abbastanza spessi e lunghi che andranno tagliati in piccole parti. Porre i biscotti in una teglia e cuocere in forno a 180 gradi.

Pizza azzima con la verdura



Una lavorazione leggera perchè senza lievito, la pizza azzima con la verdura (pizza somma co' l'erbe) è un piatto della cucina contadina.

  • 800 gr di farina bianca
  • sale e bicarbonato
  • 1 kg e 1/2 di broccoletti di rapa o altro tipo di verdura
  • aglio
  • olio
  • peperoncino
Mettere la farina sulla spianatoia, mescolare con acqua, sale e un pizzico di bicarbonato, cercando di ottenere un impasto solido. Poi spianarlo con il palmo delle mani in forma rotonda, ottenendo uno spessore di circa 2 cm.
Porre la pizza su una graticola e cuocerla sulla brace. Mettere sul fuoco una pentola quasi piena di acqua e appena raggiunta l'ebollizione, buttarvi dentro la verdura e cuocerla per circa un quarto d'ora. Poi, in una padella fate rosolare nell'olio, aglio e peperoncino, fino ad ottenere un colore dorato. Versatevi dentro la verdura con un pò di sale, lasciando cuocere per circa mezz'ora.

Ciambellette al vino



Le ciambelle al vino (Ciammillitti de magru) sono un dolce tipico della tradizione contadina di Vicovaro.

  • mezzo litro di vino
  • mezzo litro di olio di oliva
  • mezzo kg di zucchero
  • un pizzico di anice
  • farina quella che prende
Mettere la farina sulla spianatoia, fare un buco nel mezzo e versare dentro tutti gli ingredienti.
Mescolare bene fino ad ottenere un impasto un po' duro.
Formare delle palline e manipolare con le dita per ottenere dei cerchietti.
Disporre in una teglia spolverata di farina e mettere in forno caldo per circa 10 minuti.

Amaretti



Gli amaretti (J'amaritti) sono gustosi pasticcini dal sapore delicato, adatti a tutti palati. Sono un classico della tradizione dolciaria.

  • 5 uova
  • 7 etti di mandorle dolci tritate
  • 3 etti di mandorle tritate
  • 8 etti di zucchero
Mettere tutti gli ingredienti in un insalatiera e mescolare bene fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Prendere a pizzichi il composto, disponendolo in una teglia, spolverata di farina e infornare a temperatura calda, per circa un quarto d'ora.

Tisichelle



Biscottini tipici di Vicovaro, le Tisichelle sono dolcetti semplici realizzati con ingredienti genuini, perfetti da gustare con il thè.

  • 1 kg di zucchero
  • 110 gr di farina
  • 2 uova, un pizzico di bicarbonato
  • latte sufficiente per impastare
  • buccia grattugiata di un limone
  • essenza di anisetta
  • anice
Questo impasto va effettuato in una terrina capiente.
Rompere le uova nella fontana di farina aggiungere lo zucchero, un pizzico di bicarbonato, il limone e il latte in piccole quantità.
Aggiungere l'essenza di anisetta e l'anice. Lavorare l'impasto per unire bene gli ingredienti tenendo conto che il composto ultimato sarà appiccicoso.
Nella quantità di un cucchiaio posizionare le tisichelle in una teglia foderata con carta da forno. Cuocere a 180 gradi per circa trenta minuti.

Savoiardi



I savoiardi sono biscotti dall'impasto spumoso, molto versatili per la preparazione di dolci, in particolare del tiramisù.

  • 5 uova
  • 650g di farina
  • 100g di burro
  • 25g di ammoniaca
  • una bustina di vaniglia
Rompere le uova nella fontana di farina, aggiungere lo zucchero, il burro fatto sciogliere a bagnomaria l'ammoniaca e la vaniglia.
Lavorare l'impasto che dovrà essere molto morbido. Preparare panetti in misura regolare che prenderanno poi una forma allungata e appiattita.
Tagliare in parti regolari che andranno cosparse di zucchero e posti una teglia a debita distanza l'uno dall'altro.
Cuocere in forno a 180 gradi per circa 30 minuti.

Ciambella Vicovarese



Attualmente ne esistono due versioni: con o senza uovo. La prima più gustosa e saporita, la seconda prodotta spesso solo su ordinazione.

Meglio conosciuta dagli abitanti come 'Ciammella co' l'anisu', questa veniva anticamente consumata in compagnia e rappresentava lo spuntino legato alla degustazione del vino, dove ogni componente, bevendo, ne prendeva una parte spezzandola con le mani.
La ciambella Vicovarese è tuttora molto frequente nelle abitudini culinarie dei Vicovaresi, sia come spuntino sia in sostituzione del pane.
In occasioni particolari, come la Festa del Perdono (2 Agosto) o la Festa Patronale di Sant'Antonio (17 Gennaio) il consumo di questo prodotto è particolarmente alto.
Resta il fatto che la sua presenza sulle tavole dei Vicovaresi resta costante tutto l'anno in quantità più modesta ma sempre significativa.

Maritozzi



Sono un tipico dolce vicovarese dalla forma ovale, inconfondibili per lo strato di zucchero a velo che li ricopre e dalle scaglie di cioccolato.

  • 1kg di farina
  • 3 uova
  • 100g di lievito (da sciogliere in 1 bicchiere di latte tiepido)
  • una bustina di vaniglia
  • un bicchiere di olio
  • 300 g di zucchero
  • buccia di un limone grattugiato
  • latte per impastare
  • uva sultanina o scaglie di cioccolato fondente da unire all'impasto
Rompere le uova nella fontana di farina, aggiungere lo zucchero, il lievito, la bustina di vaniglia, l'olio e la buccia del limone.
Iniziando ad impastare, aggiungere a filo il latte, fino ad ottenere un composto morbido.
Formare dei piccoli panetti di forma ovale, che andranno lasciati lievitare per circa 2 h.
A lievitazione ultimata, infornare a 180 gradi per circa 30 minuti. Dopo la cottura cospargere con zucchero a velo.

Tozzetti



Tipici dolcetti natalizi presenti sulle tavole imbandite dei Vicovaresi. Biscotti semplici e gustosi con nocciole a pezzi unite all'impasto.

  • 5 uova
  • farina quella che prende
  • 600g di nocciole
  • 600g di cioccolato extra fondente
  • 800g di zucchero
  • 150 grammi di strutto
  • 1 bustina di lievito vanigliato
  • buccia grattugiata di un limone
  • un pizzico di polvere di cannella e mezzo bicchiere di marsala
Rompere le uova nella fontana di farina, aggiungere le nocciole, il cioccolato in scaglie, lo strutto sciolto a bagnomaria, lo zucchero, il limone, il lievito vanigliato, la cannella ed il marsala. Lavorare l'impasto fino ad ottenere un composto omogeneo.
Preparare panetti in misura regolare che prenderanno poi una forma allungata e appiattita, dello spessore di circa 2 cm.
Porre le forme in teglie precedentemente foderate con carta da forno e cuocere a 180 gradi per circa 20 minuti.
Tolte dal forno, le forme saranno tagliate in parti regolari della larghezza di circa 3 cm che andranno infornate per altri 10 minuti circa.







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